Descrizione prodotto
Dopo “Trionfo della volontà” (1934) – per il quale Hitler, dotato di sicure qualità artistiche, pare aver suggerito a Leni Riefenstahl l’innovazione della ripresa con l’obiettivo in movimento -, è la volta di “Olympia” (1936), la pellicola da cui sono tratti i fotogrammi che scandiscono questo volume. A conferma del fatto che essi sono stati scelti non con il criterio funzionale della ricognizione documentaria, ma sul paradigma incondizionato della bellezza, della kalokagathìa, riportiamo una nota dell’autrice: “Sognai come la statua si trasformasse in un uomo di carne e sangue, mentre al rallentatore il disco cominciava a vibrare (…) Le statue si trasformano in danzatrici del tempio che si consumano nelle fiamme, il fuoco olimpico di cui s’infiamma la fiaccola che dal tempio di Zeus viene portata alla moderna Berlino del 1936″.
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