Descrizione prodotto
Aleksandr Dugin – Golovin. Di sogno in sogno
Dalla “Prefazione” di Aleksandr Dugin
«Evgenij era un mago, un poeta e un demone. Non emergeva mai dall’impetuoso torrente delle sue visioni né, tantomeno, si addormentava mai. Il mistico islamico Mullā Ṣadrā diceva che ogni cosa – sia esso cielo, terra, uomo, albero, uccello, donna, fiore, edificio o maschera – esiste secondo tre tipi: spirituale, animico e materiale. Noi vediamo ogni cosa in base alla nostra visione – ovvero, in relazione al nostro stesso “tipo” d’appartenenza – dunque il primo, il secondo o il terzo. Golovin si muoveva liberamente nel cerchio del primo e del secondo tipo, non prestava quasi nessuna attenzione al terzo, e questo generava una corrente dissipativa: il materiale (terzo tipo) si dissolveva e l’immateriale (primo e secondo) si manifestava. A volte in modo terrificante, altre in modo quieto ed estatico.
Evgenij passava di sogno in sogno – attraversava il mondo – come se stesse attraversando un sogno. Non amava i risultati e i prodotti finiti, per lui la cosa più importante era la dinamica dei cambiamenti, delle metamorfosi. Viveva *metamorficamente* – per così dire – trasformando e trasformandosi. Non aveva soldi, passaporto o residenza. Non aveva niente. Tranne l’anima e lo spirito. Possedeva la Vita, nella sua elementarità pura e terrificante a un tempo. Era fatto di Sogno – come le visioni di William Blake.
Pensare a Evgenij è affascinante come pensare a un’idea. Non è solo un pensiero, è Contemplazione. Pur mutando, non perde il suo sapore nel tempo. Dopotutto, ora sappiamo che si può contemplare in tre modi diversi: il Golovin spirituale e il Golovin animico non possono scomparire. E il Golovin corporeo non è mai esistito. In questo senso Evgenij – non è lì e allora ma è qui, ora».
Nota dell’Editore
A differenza di quella originale russa (per altro ancora inedita), in questa edizione italiana il testo di Aleksandr Dugin è stato arricchito con numerose immagini e una sostanziosa “Appendice” che raccoglie testimonianze qualificanti su Evgenij Golovin, un uomo autenticamente straordinario che lo stesso Dugin considera suo maestro e del quale si proclama largamente debitore per gran parte dei temi e delle idee riversate nelle sue pubblicazioni, a cominciare dall’imprescindibile Il Soggetto radicale.
Attualmente Golovin è sconosciuto in Italia: AGA Editrice ha cominciato a introdurlo con la pubblicazione del volumetto Evgenij Golovin l’Alchimista in cui, oltre a presentarlo per sommi capi, propone anche due suoi scritti sul tema dell’alchimia. Poca cosa rispetto a quel che Golovin ha prodotto in molteplici campi dello scibile umano, ma sufficiente per darne un’idea.
In Golovin. Di sogno in sogno, questo gigante della cultura viene svelato in molti dei suoi aspetti. Nell’affrontare la lettura del presente volume, il lettore sappia che potrà essere trascinato in un grandioso e poliedrico vortice sapienziale, dal quale potrebbe faticare a uscire o uscirne stordito ma anche rigenerato.
Indice
Introduzione: (Maurizio Murelli)
La copertina: “Maelström” (Diego Cinquegrana)
Prefazione: Auf, o Seele! (Aleksandr Dugin)
Di sogno in sogno
Angelo perverso
Carrus navalis
La fine del mondo a Lublino
Cuore trafitto dal vento
Un pezzo del suo amore
Evgenij Golovin. Di sogno in sogno
I: La filosofia dell’acqua di Evgenij Golovin
Mitomania: una scienza rigorosa
Il maestro Zen
Il platonico dell’età del ferro
Sezioni del cosmo
L’assoluto terrestre
L’esperienza dell’acqua
II: La gaia scienza
Alchimia personale ed “ermetismo aperto”
La doppia metafora dell’alchimia
La complessità del linguaggio alchemico
Nigredo: semantica del topos infernale
III: Nord magico
Geografia Magica
Filosofi del Nord
Sud: ontologia dell’abisso
IV: Miti e Dèi
Ontologia delle divinità intermedie
Gli dèi di Golovin
Il “divino” nei Neoplatonici e in Golovin
Apollo
Dioniso, dio della libertà meridiana
Diana e il suo doppio
Afrodite: amore e medusa
V: Il sacro e la poesia
Vita segreta
Anatomia della lirica moderna
Il Soggetto Radicale
Evgenij Golovin e l’essenza della poesia: l’avatar della “stella danzante”
La magia della signora Van der Loo
VI: Evgenij Golovin: filosofo e creatore di mondi
Un intelletto profondo e una voce fuori dal coro
Il musicista: sinistre meraviglie
Il sociologo: nemico della società aperta
Il tradizionalista: l’impossibile Guénon
L’alchimista: lavorare con i colori
Il mistico: il linguaggio degli uccelli
Il pagano: per la vita degli dèi
Il Don Giovanni: la dogmatica delle strategie cortigiane
Il traduttore: il Rilke sconosciuto
L’antropologo: re del regno delle nevi
VII: Evgenij Golovin: la topica intellettuale
L’arte della lettura
Il cerchio semantico
Dopo Golovin
Golovin e l’ermetismo aperto: il Golovinocentrismo
Nostrocentrismo ed ermetismo
Alchimia: significante e significato
Golovin e il patto di significazione
VIII: I Paesaggi infernali e il problema del meta-sé
(Evgenij Golovin, Jurij Mamleev, Aleksandr Dugin)
Primo racconto: Un colpo di fucile
Secondo racconto: Padrone della propria gola
Terzo racconto: Una storia d’amore
IX: Ordine Nuovo
(Opera teatrale basata sul racconto di E. V. Golovin “Le bambole”)
Note
Bambole (Evgenij Golovin)
APPENDICI
Evgenij Golovin e il Circolo Južinskij (Igor Dudinskij, Jurij Mamleev, Sergej Zhigalkin, Evgenia Debryanskaya, Artur Aristakisjan – Intervista di Dmitrij Volček).
Zhigalkin – L’ultimo Južhinita (Diego Cinquegrana)
“Missione X” (Sergeij Zhigalkin)
Radicalmente “altro”
Il fulmine
Quali dèi?
Alle soglie dell’Idroverso
Il maestro senza discepoli
L’altrove a Orekhovo
Preesistenze
Poetisierung
D-istruzione?
L’Era delle oscure aggressioni
Ordo ab chao – Ordo ad chao
Mistiche stranezze
Epilogo
Cinema e Multipolarità – La prospettiva Golovin (Luisa Papa)
Topografia del Chaos (Evgenij Golovin)
L’alchimia e le sue emanazioni (Evgenij Golovin)
Preghiera al fuoco (Evgenij Golovin)