Descrizione prodotto
Due sue devote ancelle tentano l’ineffabile cercando di descrivere il gusto del tango argentino. E corteggiano questo dio dei suoni e degli sfioramenti, dio degli abbracci e del ricordo (forse l’unico dio superstite nel Novecento che possa vantare una comunità vivace e ordinata di fedeli). L’una narrandone le rapaci passioni, impasto di carne, sangue e utopia; l’altra evocandone i deliziosi sollievi e perdendosi in una trama di note che si sfa un attimo prima di divenire reale. Miracolo e scandalo dell’esistenza di chi lo incontra o indovina, colpa magnifica che non conosce rammarico, nota estorta all’anima che ci dice chi siamo, incipit di innumerevoli romanzi, esteta dell’impossibile, stilista del sogno, signore dei sensi, stella dei trivi, infero paradiso: il tango.