Descrizione prodotto
“Avviluppati tutti in un ampio manto dalle pieghe democratiche”, i partiti rappresentano le forme organizzative più importanti della società politica contemporanea: essi tendono a strutturarsi in vista del conseguimento del proprio interesse e a perdere di vista ogni altra mèta. I capi – di solito dei disertori e fuoriusciti della borghesia – tendono dunque a coalizzarsi per affermarsi di fronte alle masse. Nasce, così, un gruppo di potere con interessi peculiari e ben diversi e, non di rado, contrapposti a quelli degli iscritti. Costoro, pur costituendo la maggioranza, formano, paradossalmente, una “eterna minoranza”. Anche se la fisionomia dell’organizzazione rivela “spiccati tratti aristocratici”, “chi dice democrazia dice organizzazione; chi dice organizzazione dice oligarchia, chi dice democrazia dice oligarchia”. Partito da una visione rousseauiana e marxista del potere politico, Michels approderà alla concezione di una “nuova democrazia”, nella quale la struttura oligarchica connaturata alla realtà stessa del potere si caratterizza attraverso il rapporto tra capo carismatico e le masse in un quadro di unità nazionale e sociale, segnata dal solidarismo economico. Tale “nuova democrazia” è, per Michels, il fascismo.
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