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Roger Coudroy è un brillante ingegnere belga di trentatre anni, ma è anche un militante di Jeane Europe, il movimento nazional-comunitarista guidato da Jean Thiriart. Nel 1968 – mentre in Francia dilaga la protesta studentesca – sceglie di partire per la Palestina, convinto di poter documentare la resistenza dei Fedayin. Finirà per unirsi alla guerriglia con il nome di Salah, tenendo fede al proprio giuramento fino alle estreme conseguenze. Sarà ricordato come “il primo europeo caduto combattendo per la causa della libertà e della rivoluzione del popolo palestinese”. Queste pagine, rimaste inedite per mezzo secolo, raccolgono le sue memorie. Uno spaccato di storia a cavallo tra la “Guerra dei sei giorni” e le prime azioni della resistenza armata palestinese. Le conversazioni con i guerriglieri in clandestinità, la vita quotidiana delle migliaia di esuli ammassati nei campi profughi e le strategie militari e politiche di Al Fatah e dell’OLP restituiscono al lettore il ritratto nitido di una lotta di liberazione che non ha mai trovato tregua.
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