Descrizione prodotto
La “questione della tecnica”, come discussa ad esempio da Heidegger, Gehlen e Spengler, resta la questione cruciale che interroga la peculiare storicità della nostra specie, più in particolare della nostra cultura, e ancora più in particolare della nostra epoca. Ma nelle possibili svolte tecnologiche che si prospettano per il nostro futuro entra altrettanto in gioco quali saranno effettivamente realizzate, quando, come e da chi. Chi le controllerà e per che scopi. Come pensare le trasformazioni che potrebbero comportare nel mondo, anche ai fini di quella mutazione postumana e prima ancora postumanista che ci viene additata da Nietzsche e Marinetti. Cosa rappresentano e comportano le forze e le idee che da sempre si oppongono a ciò che nei paradigmi contemporanei è rappresentato da Icaro e da Prometeo, da Faust e da Mafarka. Atraverso una riflessione coerente sviluppata per decenni in studi e interviste, post ed articoli, l’autore disegna uno scenario che provoca il lettore a prendere posizione e a pensare sino in fondo le conseguenze di scelte che non possono essere più ignorate.
Stefano Vaj è un professionista milanese che come pubblicista, saggista e conferenziere si occupa da sempre di movimento delle idee, filosofia e metapolitica da posizioni risolutamente identitarie e futuriste. Già animatore in Italia del Collectif de Réflection sur le Monde Contemporain, è membro di Terra Insubre e segretario nazionale dell’Associazione Italiana Transumanisti. Tra i libri che ha scritto o curato in passato, di cui alcuni sono oggi tradotti in altre lingue, i principali sono Legalità e legittimità nell’ordinamento giuridico italiano (ContrOpinione), Indagine sui diritti dell’uomo. Genealogia di una morale (Moira), Biopolitica. Il nuovo paradigma (SEB), Per una nuova oggettività. Popolo, partecipazione, destino (Heliopolis), Dove va la biopolitica (Il Settimo Sigillo), Transumanismo. Cronaca di una rivoluzione annunciata (Il Sestante).