Descrizione prodotto
Dal 1945 in poi le pubblicazioni di Schmitt riferentesi al diritto costituzionale ed alla scienza politica sono state, e continuano ad essere, bersaglio ed oggetto di una valanga di libri ed articoli. Non è così, invece, per i suoi scritti in materia di diritto pubblico internazionale.
Proprio su quest’ultimo versante, schmitt ha offerto un contributo scientifico di grande valore, che merita di essere adeguatamente conosciuto e sviluppato, in particolare per quel che concerne la sua teoria dei “grandi spazi” terrestri esposta in questo volume.
Il testo si avvale di una introduzione dello studioso belga Piet Tommissen, profondo conoscitore dell’opera schmittiana, nella quale vengono riassunti i temi portanti ed i concetti-chiave della sua produzione internazionalistica: dalla critica all’imperialismo americano alla riflessioni sul “nuovo ordine mondiale” scaturito dalla fine del secondo conflitto mondiale, dall’opposizione fra terra e mare alla definizione di un nuovo diritto dei popoli incentrato proprio sul concetto di “grande spazio” e sul rifiuto dell’universalismo.
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