Descrizione prodotto
Il professor Di Vona fa precedere al proprio testo, che intende sancire il ritorno all’obiettività e all’imperturbabilità classica (“sine ira et studio“) nell’esegesi evoliana, questa premessa: “Già noto e studiato in altri paesi europei, Evola ora non è più in Italia un autore demonizzato e, se così si può dire, l’autore proibito della Repubblica italiana, ma è divenuto un autore degno di studio come qualunque altro argomento di cultura. Se questo gli ha fatto perdere l’alone di scrittore appartato di studi esoterici e magici, in compenso gli ha fatto guadagnare un pubblico più vasto di lettori e di studiosi appartenenti anche al mondo universitario. Perciò pure la sua dottrina della razza ora può essere studiata con serenità e senza preclusioni di natura morale e politica, estranee, come debbono essere, a chi studia. Solo le idee debbono contare in questo nostro libro, e non le azioni che non riguardano il nostro studio, e semmai possono concernere gli storici civili dell’età contemporanea, non i sentimenti ed i risentimenti personali di Evola. Lo studioso, se è veramente tale, deve astenersi con rigore da ogni giudizio morale e da ogni giudizio politico. Questi possono convenire solo ad una persona privata, o a chi abbia abbandonato ogni pretesa di parlare come uno studioso. In spirito di serenità e di studio abbiamo scritto questo libro.”