Descrizione prodotto
C’è un antefatto: nel marzo del 1945, nelle campagne intorno a Vicenza, un manipolo di brigatisti neri dissotterra i cadaveri di alcuni partigiani e li getta sul sagrato della chiesa per vendicare i propri camerati che il prete si era rifiutato di seppellire. L’episodio illumina del suo livore quello che accadrà due decenni più tardi. L’azione salta al 1967, dove troviamo alcuni neofascisti veneti riuniti in una piccola stanza nel centro storico di Padova. Sono estranei alla galassia di partitelli dell’area: le loro parole sono diverse, le voci diverse, le intenzioni diverse. Non cerca solo la vendetta ideologica il capo della banda, l’Autocrate. Il suo è il doppio tentativo di cavalcare tanto il fermento ribelle che monta da sinistra, convincendo i compagni a unire le forze contro il nemico comune, quanto l’ambiente dei militari. Tutto questo servendosi di armi sempre più spregiudicate, che non possono non contemplare, alla fine, il tritolo. È la storia vera di Freda, di Ventura e dei membri dei loro gruppi tra il ’67 e il ’69.
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